IL RETTORE
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933,  n.  1592,  e  successive
modificazioni;
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Messina, approvato
con  regio  decreto  del  20  aprile  1939,  n.  1090,  e  successive
modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista  la  proposta  di  modifica  dello  statuto  formulata  dalle
autorita' accademiche dell'Universita';
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui  all'ultimo
comma  dell'art.  17  del  testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i
motivi  esposti   nelle   deliberazioni   degli   organi   accademici
dell'Universtia'  degli  studi di Messina e convalidati dal Consiglio
universitario nazionale nel suo parere;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  31  ottobre  1988
contenente  l'ordinamento  didattico  del  corso di laurea in chimica
industriale (tabella XX);
  Visto il parere  del  Consiglio  universitario  nazionale  espresso
nell'adunanza dell'8 ottobre 1992;
  Viste  le  delibere  di  adeguamento,  al suddetto parere, da parte
delle autorita' accademiche di questo Ateneo rispettivamente  del  18
febbraio 1993, 26 aprile 1993 e 7 maggio 1993;
                              Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi di Messina, approvato e
modificato con i decreti indicati nelle  premesse,  e'  ulteriormente
modificato come appresso:
                           Articolo unico
  L'art.  151  dello  statuto, relativo al corso di laurea in chimica
industriale e' soppresso e sostituito dal seguente nuovo articolo:
               CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE
  Art. 151. - La durata del corso di laurea in chimica industriale e'
di cinque anni, articolati in un triennio propedeutico,  a  carattere
formativo  di  base,  ed  in  successivi distinti indirizzi di durata
biennale a carattere applicativo.
  L'accesso al corso di laurea  e'  regolato  dalle  disposizioni  di
legge.
  Il numero degli esami e' non meno di ventiquattro.
  Nel  caso  di  verifiche  di profitto contestuali - accorpamento di
piu'  insegnamenti  dello  stesso  anno  accademico  -   il   preside
costituisce  le  commissioni  di  profitto  utilizzando i docenti dei
relativi corsi, secondo le norme  dettate  dall'art.  160  del  testo
unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato con regio
decreto 31 agosto 1933, n.  1592,  e  dall'art.  42  del  regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  I  consigli  di  corso  di  laurea  e  la  facolta',  propongono ai
competenti organi accademici l'inclusione  a  statuto  delle  singole
discipline non obbligatorie in relazione agli indirizzi attivati.
  La  didattica  del  corso  di  laurea  in  chimica  industriale  e'
organizzata per ciascun anno di corso  in  due  cicli  coordinati  di
durata   inferiore  all'anno.  Ciascun  ciclo,  di  seguito  indicato
convenzionalmente   come   semestre,   ha   la   durata   minina   di
quattordici-quindici  settimane. L'intervallo tra i due semestri deve
essere  di  almeno  quattro  settimane. I consigli di corso di laurea
stabiliranno l'organizzazione dei corsi nei vari semestri.
  Il  totale  delle  ore  di  insegnamento   e'   nel   triennio   di
millesettecentosettanta   ore,   suddivise   in  ventisette  corsi  e
diciassette esami e nel biennio di cinquecentosettanta ore  suddivise
in nove corsi e sette esami.
  I  corsi,  come  previsto  dall'art. 6, primo comma, della legge 18
marzo 1958, n. 311,  comprendono  lezioni,  esercitazioni,  esercizi,
sperimentazioni   e   dimostrazioni  a  seconda  della  natura  degli
insegnamenti.
  Di norma i corsi di lezioni sono sessanta ore  di  cui  almeno  1/4
dedicate  agli  esercizi  mentre  i  corsi  di  laboratorio  sono  di
settantacinque ore di cui almeno i 2/3 di esercitazione pratica.
  Gli  esami  sono  effettuati  al  termine  di   ciascun   semestre,
prevedendo  tre  sessioni  di  esami:  una durante la pausa tra i due
semestri dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre  ed
una  di  recupero prima dell'inizio dei corsi, e cio' nel rispetto di
quanto stabilito dal testo  unico  n.  1592/1933  e  dal  regolamento
studenti n. 1269/1938.
  L'accertamento  finale  del profitto, secondo le modalita' previste
dai consigli di corso di laurea, avverra'  per  singolo  insegnamento
tranne  nei casi elencati piu' avanti in cui e' prevista una prova di
esame unica per due corsi della stessa area.
  Nell'ambito della programmazione prevista dagli articoli  10  e  94
del  decreto  del Presidente della Repubblica n. 382/1980, i consigli
di  corso  di  laurea  e  quelli  di  facolta',  per  le   rispettive
competenze,  stabiliscono  le  modalita'  del coordinamento didattico
nell'ambito di ciascuna area e tra le diverse aree.  In  tale  ambito
possono  essere  previste forme di coordinamento e interscambio tra i
vari docenti ai sensi del terzo comma dell'art.  7  del  decreto  del
Presidente  della  Repubblica n. 382/1980. Nell'ambito del biennio, i
consigli di corso di laurea possono definire  combinazioni  di  corsi
opzionali  che  rispondono ad una logica di natura culturale, in modo
da costituire orientamento all'interno dei  singoli  indirizzi.  Tali
combinazioni vengono pubblicate nel manifesto annuale degli studi.
  Ai  sensi  dell'art.  2  della  legge  11  dicembre  1969, n. 910 e
dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924,  lo  studente  puo'
presentare  un  piano  di  studi  diverso  da  quello consigliato dal
consiglio di corso di laurea e previsto dal  manifesto  degli  studi,
purche'  nell'ambito  delle  discipline  attivate  e nel rispetto del
numero dei corsi relativo a ciascuna area e del rapporto tra i  corsi
di lezione e di laboratorio.
  Il  consiglio  di corso di laurea valutera' la congruita' del piano
di  studi  proposto  dallo  studente  per  il  raggiungimento   degli
obiettivi didattico-formativi previsti nella presente tabella.
Triennio di studi propedeutici.
  L'attivita'  didattica del triennio e' articolata in aree, ciascuna
comprendente i corsi fondamentali indicati:
  Area matematica (180 ore totali):
   istituzioni di matematiche (primo corso);
   istituzioni di matematiche (secondo corso);
   calcolo numerico e programmazione.
  Area fisica (180 ore totali):
   fisica generale (primo corso);
   fisica generale (secondo corso);
   laboratorio di fisica generale.
 Area di chimica generale ed inorganica (270 ore totali):
   chimica generale ed inorganica;
   laboratorio di chimica generale ed inorganica;
   chimica inorganica;
   laboratorio di chimica inorganica.
 Area di chimica organica (270 ore totali):
   chimica organica (primo corso);
   laboratorio di chimica organica (primo corso);
   chimica organica (secondo corso);
   laboratorio di chimica organica (secondo corso).
 Area di chimica analitica (270 ore totali):
   chimica analitica;
   laboratorio di chimica analitica;
   chimica analitica strumentale;
   laboratorio di chimica analitica strumentale.
 Area di chimica fisica (270 ore totali):
   chimica fisica (Primo corso);
   laboratorio di chimica fisica;
   chimica fisica (secondo corso);
   chimica fisica industriale.
 Area di chimica industriale (270 ore totali):
   chimica industriale (primo corso);
   laboratorio di chimica industriale (primo corso).
 Processi ed impianti industriali chimici (primo corso):
   laboratorio di processi ed impianti industriali chimici.
 Area di chimica biologica (60 ore totali):
   chimica biologica.
  Allo  studente  che  ha  superato  tutti  gli  esami prescritti nel
triennio viene rilasciato su richiesta un certificato  attestante  il
completamento   degli  studi  propedeutici  alla  laurea  in  chimica
industriale.
  Lo studente sara' tenuto a dimostrare di aver  appreso  almeno  una
lingua  straniera  moderna  (di  regola la lingua inglese) tra quelle
proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli  studi.
La  conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente
verbalizzato da una commissione nominata dalla  facolta'  di  scienze
matematiche, fisiche e naturali.
Biennio.
  Sono  ammessi  al quarto anno coloro che abbiano superato gli esami
del triennio propedeutico. E'  comunque  consentita  l'iscrizione  al
quarto  anno  in  difetto  di  due  soli degli esami del triennio che
dovranno peraltro essere sostenuti prima di quelli  del  biennio.  Il
biennio  prevede  il  seguente  indirizzo:  ricerca  e  sviluppo  dei
prodotti.
  Lo  studente   dovra'   seguire   tre   insegnamenti   fondamentali
(corrispondenti  a  due esami) e sei insegnamenti di indirizzo di cui
uno abbinato ad un omonimo corso di laboratorio con esame unico,  per
un totale di cinque esami.
  Nel   biennio  lo  studente  dovra'  svolgere  un  lavoro  di  tesi
sperimentale per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente  ad
un  impegno  minimo  di  milleduecento  ore)  su  argomenti attinenti
l'indirizzo prescelto.
 Insegnamenti fondamentali del biennio:
   chimica industriale (secondo corso);
   laboratorio di chimica industriale (secondo corso);
   processi e impianti industriali chimici (secondo corso).
  Insegnamenti   di   indirizzo:   e'   irrinunciabile   il  seguente
insegnamento di indirizzo:
   chimica organica industriale.
  Gli altri cinque insegnamenti di indirizzo potranno  essere  scelti
dallo  studente fra quelli indicati in un apposito elenco predisposto
dalla sede sulla base di una lista nazionale (v. allegato 1).
  Il tale elenco saranno indicati con asterisco gli insegnamenti  che
la  sede  intende  consigliare  in via preferenziale. La sede potra',
altresi', individuare all'interno dell'indirizzo vari orientamenti  e
indicare, per ciascuno di essi, gli insegnamenti consigliati.
  Quando  vengono  scelti  come corsi opzionali i fondamentali, con i
relativi laboratori, di un  indirizzo  diverso  da  quello  prescelto
dallo  studente,  il corso fondamentale ed il corrispondente corso di
laboratorio, che sono sostitutivi di due corsi opzionali,  comportano
due esami distinti.
  Prova  di  accertamento  unica: e' prevista una prova d'esame unica
nei casi elencati qui di seguito:
   1) chimica generale ed inorganica, laboratorio di chimica generale
ed inorganica;
   2)  fisica  generale  (secondo  corso),  laboratorio   di   fisica
generale;
   3) chimica analitica, laboratorio di chimica analitica;
   4) chimica analitica strumentale, laboratorio di chimica analitica
strumentale;
   5) chimica fisica (secondo corso), laboratorio di chimica fisica;
   6) chimica organica (primo corso), laboratorio di chimica organica
(primo corso);
   7)  chimica  organica  (secondo  corso),  laboratorio  di  chimica
organica (secondo corso);
   8) chimica inorganica, laboratorio di chimica inorganica;
   9) chimica  industriale  (primo  corso),  laboratorio  di  chimica
industriale (primo corso);
   10)   processi  e  impianti  industriali  chimici  (primo  corso),
laboratorio di processi e impianti industriali chimici;
   11) chimica industriale (secondo corso),  laboratorio  di  chimica
industriale (secondo corso).
  I   corsi  e  laboratori  possono  essere  svolti,  per  necessita'
didattiche, in due semestri successivi: in tal caso l'esame  relativo
sara' sostenuto alla fine della seconda parte.
  Il  preside  della  facolta',  sia  per  le  verifiche  di profitto
contestuali (accorpamento di  piu'  insegnamenti  dello  stesso  anno
accademico)  sia  per  la prova di accertamento unica (prevista per i
corsi del triennio  propedeutico  e  per  i  corsi  fondamentali  del
biennio  comuni  a  tutti  gli  indirizzi)  costituisce  le  relative
commissioni per gli esami  di  profitto  utilizzando  i  docenti  dei
rispettivi  corsi,  secondo  le norme dettate dall'art. 160 del testo
unico delle leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato  con  regio
decreto   n.  1592/1933  e  dell'art.  42  del  regolamento  studenti
approvato con regio decreto n. 1269/1938.
Esame e diploma di laurea.
  Per  essere  ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve
aver seguito tutti i corsi previsti  dal  piano  di  studi  approvato
dalla  facolta'  e  superato  i relativi esami. Lo studente deve aver
inoltre svolto il lavoro di tesi sperimentale.
  L'esame  di  laurea   consiste   nella   discussione   della   tesi
sperimentale con le modalita' stabilite dai singoli consigli di corso
di  laurea,  in applicazione delle disposizioni vigenti. Le modalita'
di svolgimento dell'esame di laurea  saranno  stabilite  dai  singoli
consigli  di  corso  di  laurea,  in  applicazione delle disposizioni
vigenti.